In merito a ciò vorrei raccontarvi un episodio accaduto recentemente ad un atleta al quale faccio mental coaching: Si tratta di un velista molto forte il quale dopo una regata mi ha detto che quando è nella mischia è forte ed aggressivo fino a giungere in testa al gruppo ma a quel punto diventa insicuro perdendo lucidità e controllo dei pensieri.
Probabilmente perché in quel momento ha molto da perdere, cioè la prima posizione, quindi diventa ostaggio della classica ansia da prestazione. Naturalmente non si può chiedergli di gareggiare sempre come se non avesse nulla da perdere perché emozioni e sensazioni non si ingannano. Ancora peggio sarebbe dirgli semplicemente “devi stare tranquillo” perché di fatto non saprebbe come fare per esserlo.
Attuare un allenamento fondato su strategie e tecniche per allenare il controllo dei pensieri è un modo efficace per fornire armi e mezzi alla persona. La mente andrebbe allenata più del fisico, vedi le popolazioni orientali, una mente fuori controllo cade nelle distrazioni, andando fuori obiettivo.
Vi siete mai sentiti nello stesso modo? anche in ambiti diversi come lavoro, relazioni, studio, sport. Ed eventualmente come avete rimediato?
O C E A N 